The Italian Way: la via italiana alla strategia umanistica

Un modo di intendere la strategia d’impresa, che unisce razionalità e spirito, numeri ed emozioni. Un ritorno all’essenza umana dell’economia: pensare nel presente, comprendere il perché delle scelte e rimettere l’uomo al centro della strategia.

In Italia esiste una carenza strutturale di pianificazione strategica. La nostra cultura economica, troppo spesso influenzata da modelli pensati per le grandi imprese, ha dimenticato le radici umanistiche dell’economia, nate dalla filosofia e dalla riflessione sull’uomo. Da questa consapevolezza nasce “The Italian Way”, la visione umanistica della strategia aziendale proposta dall’economista e consulente di direzione aziendale prof. Valerio Malvezzi e dai partner del suo studio di consulenza, tra cui il sottoscritto, in qualità di coordinatore degli autori della pubblicazione “Manuale di Corporate Strategy. Strategia umanistica: la via italiana”

L’origine di una visione diversa

La Strategia Umanistica parte da un episodio evangelico – l’apparizione di Gesù sul lago di Tiberiade – per trarne una metafora economica potente: per “pescare”, cioè per creare valore, bisogna gettare la rete dal lato destro della barca. In termini moderni, significa attingere non solo alla parte logico-razionale del cervello, ma anche a quella emotiva e intuitiva.
L’economia ha perso la connessione con lo spirito, l’anima e il “perché” che muove l’azione umana. Eppure è proprio da lì che nasce la vera strategia.

Strategia umanistica: pensare nel presente

La Strategia Umanistica non è pianificazione del futuro, ma capacità di pensare nel presente. Pianificare e agire vengono dopo; prima occorre fermarsi a riflettere sul senso profondo delle proprie scelte.
Per questo, la domanda strategica fondamentale non è “come”, “quando” o “quanto”, ma “perché?”.
Solo comprendendo il “perché” delle proprie decisioni si può costruire una direzione coerente, personale e aziendale.

Le tre risorse strategiche

Un principio  cardine su cui si basa la Strategia Umanistica: ogni imprenditore dispone di tre risorse fondamentali — i soldi, gli uomini e il tempo.
Tra queste, la più scarsa e preziosa è il tempo: ciò che, una volta speso, non si recupera. La gestione consapevole del tempo, e non solo del denaro, è il primo atto strategico davvero umano.

L’analisi del doppio allineamento

Per agire strategicamente, bisogna allineare tre coppie di dimensioni:

  • Valori e principi personali e aziendali
  • Mission personale e aziendale
  • Vision personale e aziendale

Questo “doppio allineamento” permette di superare la frattura tra ciò che si è e ciò che si fa, tra l’imprenditore e la sua impresa. Quando questo equilibrio manca, la strategia resta teoria, e l’impresa rimane piccola — non per dimensione, ma per pensiero.

Il ritorno dell’uomo al centro

Nel mondo attuale, dominato da algoritmi e intelligenze artificiali, la Strategia Umanistica rimette al centro l’uomo.
I software possono vincere negli scacchi, ma non sanno di aver vinto. Non provano emozioni, non cercano la felicità.
Eppure, come ricordava Aristotele, “il fine ultimo dell’uomo è la felicità”.
In questa prospettiva, la strategia aziendale torna a essere ciò che è sempre stata: un cammino di conoscenza di sé e del proprio desiderio.

La Via Italiana

The Italian Way non è solo una teoria, ma un invito.
Invita gli imprenditori italiani – spesso impegnati a “fare”, ma poco abituati a “pensare” – a riscoprire il valore del tempo, della riflessione e della coerenza interiore.
Perché la vera strategia non nasce nei numeri dei business plan, ma nei desideri profondi delle persone che li scrivono.

Per acquistare il libro “Manuale di corporate strategy. Strategia umanistica: la via italiana” vai su Amazon.

Questo articolo è stato pubblicato in inglese sul blog Medium

Tag:

Prenota un incontro conoscitivo

Accedi al calendario e fissa subito un appuntamento

Torna in alto